La mia ansia per il coronavirus è giustificata? Come posso gestirla?
Queste sono solo alcune delle domande che mi sono sentito rivolgere negli ultimi giorni.
Stiamo affrontando un periodo difficile, non abbiamo mai dovuto confrontarci con situazioni di questo tipo.
Ci sentiamo dire che i nostri nonni o genitori sono andati in guerra e a noi viene chiesto solo di restare sul divano.
Tuttavia anche restare sul divano oggi ci riesce molto difficile, bombardati continuamente da informazioni su questo virus.
Ci siamo abituati ad affrontare sfide di tutt’altro tipo, i continui stress quotidiani, la lenta crisi economica che rende difficile trovare e mantenere un lavoro dignitoso, ma non questo.
Molte persone perciò stanno affrontando un periodo difficile non solo per la quarantena forzata, ma anche per l’ansia che provoca tutta questa situazione.
Che possiamo fare per gestire l’ansia e lo stress in questo momento particolare?
La tua ansia per il coronavirus è normale
Voglio dirti subito che stiamo vivendo una situazione totalmente fuori dall’ordinario, provare una certa dose di ansia e preoccupazione è normale, ma non solo, è anche cosa buona e giusta.
Non serve uno psicologo per dirti che dobbiamo prendere sul serio la situazione, fare del nostro meglio per seguire le linee guida.
Se non fossi minimamente spaventato per te o per i tuoi cari, forse non staresti affrontando la situazione con la giusta responsabilità.
Senza contare che ci sono persone che, per età o particolari problematiche, affrontano effettivamente rischi maggiori.
Il problema perciò non è l’ansia o la paura, ma con quale frequenza hai pensieri che ti provocano ansia e paura? Quanto queste paure ti rendono difficile la vita in questo momento? Quanta di questa ansia ti è utile?
Una certa ansia ci aiuta a essere attenti e limitare le occasioni di contagio, tuttavia se è eccessiva può provocarci stress eccessivi.
I pensieri ansiosi possono tormentarti giorno e notte e impedirti di dormire, logorare i tuoi rapporti e rendere ancora più difficile sopportare la quarantena.
A breve vedremo insieme alcuni consigli per ridurre l’ansia quando è eccessiva.
L’ansia per la salute ai tempi del coronavirus
Alcune persone hanno un atteggiamento caratterizzato da una costante apprensione per la propria salute e dalla tendenza a sopravvalutare i minimi disturbi.
Sicuramente per le persone caratterizzate da questo tipo di ansia questa situazione può rivelarsi ancora più difficile.
La psicologa australiana Sophie Antognelli ha notato che le persone con ansia per la salute fanno “interpretazioni catastrofiche dei cambiamenti corporei come indicativi di malattie debilitanti e spesso fatali”.
Questi individui traggono queste conclusioni a causa di bias cognitivi che li inducono a notare ogni piccolo cambiamento nei loro corpi, che alimenta le loro immagini di malattia che, a loro volta, “suscitano comportamenti di sicurezza disadattivi che sono noti per mantenere l’ansia per la salute”.
In altre parole i comportamenti che mettono in atto per ridurre l’ansia non fanno altro che alimentarla, come gettare benzina sul fuoco.
Imparare a gestire l’ansia significa anche imparare a riconoscere quali azioni protettive sono utili e appropriate e quali sono disadattive e mantengono e rafforzano il problema.
In casi di questo tipo la scelta migliore potrebbe essere quella di chiedere un supporto psicologico, in questo periodo la maggior parte dei professionisti, me compreso, sta offrendo prestazioni online per supportare le persone in questa situazione.
Per maggiori informazioni puoi guardare la sezione “SERVIZI OFFERTI”.
Ma ora torniamo a noi e vediamo alcuni consigli/esercizi per ridurre l’ansia.



1. Convalida la tua ansia per il coronavirus
Come abbiamo detto in precedenza provare ansia in questo momento è normale, anzi è responsabile.
Perciò accetta e normalizza il tuo sentirti ansioso e le tue preoccupazioni.
2. Impara a distinguere tra rimuginazione e ansia produttiva
L’ansia può aiutarci a essere più attenti e meticolosi nel seguire le linee guida: lavarsi le mani, usare il disinfettante, coprirsi il viso con il gomito se si tossisce, ecc.
Tuttavia quando iniziamo a rimuginare su pensieri negativi non facciamo nulla di utile, alimentiamo solamente l’ansia e lo stress.
Impara a distinguere quando le tue preoccupazioni ti sono utili e quando diventano eccessive e ti provocano sofferenza per buona parte della giornata.
Riconosci che stai rimuginando e che ciò non ti è utile, accetta le tue preoccupazioni, le tue incertezze, l’impossibilità di trovarvi una soluzione immediata e lascia andare.
Per fare ciò uno strumento molto utile è la mindfulness.
3. Pratica la mindfulness
Su Hauora trovi già numerosi articoli sulla mindfulness e sulla meditazione.
Si tratta di due concetti intrinsecamente collegati ma che non sono sinonimi.
La meditazione ha il suo nucleo nella pratica della consapevolezza.
Esistono diverse scuole di meditazione che incorporano pratiche di consapevolezza (mindfulness).
Tuttavia oggi quando si parla di mindfulness o di meditazione mindfulness, solitamente si fa riferimento a una filosofia di vita portata in occidente dal dottor Jon Kabat-Zinn, scevra della componente filosfico-religiosa che permea invece le meditazioni orientali.
Possiamo definire la mindfulness come:
La consapevolezza che emerge attraverso il prestare attenzione allo svolgersi dell’esperienza momento per momento:
a) Con intenzione;
b) nel presente;
c) in modo non giudicante.
Jon Kabat-Zinn
Ma in che modo può esserci utile?
Come abbiamo detto quando rimuginare sui pensieri negativi non ci è utile, alimentiamo solamente l’ansia e lo stress.
Coltivando la mindfulness è possibile imparare a godersi maggiormente i momenti quotidiani, possiamo influenzare consapevolmente il nostro modo di pensare e di comportarci in relazione ai nostri pensieri e possiamo utilizzare queste abilità per entrare in contatto più profondamente con noi stessi e con gli altri.
Se vuoi saperne di più ti invito a leggere gli articoli che trovi su Hauora sulla mindfulness.
4. Ritagliati del tempo per preoccuparti
Questo esercizio mi piace molto, ogni giorno ritagliati 30 minuti in cui ti chiuderai in una stanza per provocarti ansia e preoccuparti di tutte le cose che ti passano per la testa in relazione al coronavirus.
Si hai capito bene, devi dedicare 30 minuti della tua giornata a preoccuparti.
Scegli un orario, mi raccomando deve essere sempre il solito e ogni giorno dedicalo a questo esercizio.
Se durante la giornata ti viene in mente qualche pensiero, che ti provoca ansia e preoccupazione, segnatelo da qualche parte e mettilo da parte per i tuoi 30 minuti.
Non devi fare nient’altro cerca solo di rimandare ogni pensiero e preoccupazione a quei 30 minuti dicendoti cose tipo:
Ci penserò dopo durante i miei 30 minuti.
Quando arriva l’orario mettiti una sveglia dopo 30 minuti e sforzati di preoccuparti il più possibile.
Prova e fammi sapere come va.
5. Poniti dei piccoli obiettivi giornalieri
Più ti terrai occupato meno tempo avrai per preoccuparti.
Datti ogni giorno dei piccoli obiettivi, ad esempio fare esercizio fisico, leggere un tot di pagine di un libro, fare piccoli lavoretti in casa, fare un’attività in famiglia, seguire una lezione di un corso online e qualsiasi cosa ti venga in mente per rendere questo tempo produttivo.
Se mentre stai facendo queste attività inizi ad avvertire ansia per via del coronavirus, annota e rimanda le tue preoccupazioni ai tuoi 30 minuti.
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Un saluto, a presto!
Andrea



Mi chiamo Andrea Croce e sono il fondatore di Hauora.org. Sono uno Psicologo e mi occupo da anni di studiare il benessere in tutte le sue forme. Appassionato di fitness, sport e alimentazione credo sia importante occuparsi del benessere psicologico quanto di quello fisico.