Negli ultimi decenni abbiamo assistito a un’esplosione di corsi motivazionali basati su un pilastro fondamentale: avere un atteggiamento positivo ci porta cose positive.
Purtroppo però nella realtà di tutti i giorni non è sempre facile essere motivati e ottimisti.
Possiamo essere sempre felici e ottimisti?
Certo avere un atteggiamento positivo porta benefici sul benessere. Sono le ricerche scientifiche a dircelo non qualche guru uscito da chissà dove. Tuttavia capita a tutti di passare dei momenti in cui essere ottimisti è praticamente impossibile. Momenti in cui ci sentiamo con il morale a terra, senza energie e motivazioni.
Chiunque abbia letto “La legge del contrario” di Oliver Burkman, capirà molto rapidamente che mi sono ispirato proprio a questo libro per l’articolo. Si tratta di un libro davvero interessante, che consiglio a tutti, offre un approccio differente al tema della felicità.
Quello che molti non sanno e che anche un mindset “pessimista” può avere effetti positivi sul benessere.
Adottare un atteggiamento positivo non è sempre facile per tutti, anzi sono molte le occasioni della vita in cui per tutti e noi è davvero difficile pensare positivo.
Per questo motivo, senza togliere nulla all’efficacia di un mindset positivo, vorrei parlare per una volta dei benefici di un atteggiamento negativo…so che sembra un controsenso, ma anche avere un mindset negativo può portare benefici.
Un atteggiamento negativo può renderci maggiormente consapevoli e più in grado di affrontare le sfide della vita quotidiana ed il tutto è corroborato da ricerche scientifiche.
Le ricerche ci dicono che un atteggiamento positivo può favorire il benessere psicologico e il raggiungimento di traguardi. Allo stesso tempo però anche scacciare ogni emozione negativa, paura, ansia, tristezza, incertezza può paradossalmente produrre l’effetto opposto.
Persino ripetersi frasi del tipo “Io sono una brava persona, merito di essere amata” in persone con scarsa autostima produrrebbero reazioni opposte poiché nel profondo si rafforza l’idea che queste frasi siano solo bugie.
In che senso atteggiamento negativo?
Per mindset negativo, intendo un atteggiamento che ci permette di accettare e gestire le emozioni negative riconoscendole come parti imprescindibili dell’esperienza umana.
Intendo la possibilità di accettare che le cose non vadano sempre come vogliamo ma che tutto questo è parte della vita.
Insomma comprendere che si può stare bene e trovare il proprio equilibrio anche senza essere sempre degli inguaribili ottimisti.
Ecco come promesso 3 esempi di come un atteggiamento negativo possa essere funzionale:
Contemplare e accettare i fallimenti.
Quando ci prefiggiamo un traguardo essere ottimisti e avere fiducia in se stessi è sicuramente un buon punto di partenza. Tuttavia essere troppo ottimisti può non essere la strategia migliore.
Alcune ricerche hanno mostrato come visualizzare il traguardo come se fosse già stato raggiunto, riduca le energie e la produttività. Pare che il nostro cervello si comporti come se avessimo effettivamente raggiunto il traguardo desiderato e questo porti a diminuire le risorse necessarie per raggiungerlo. Sembra che il tempo speso a visualizzare il risultato sia inversamente proporzionale alla motivazione.
Inoltre per raggiungere qualsiasi traguardo significativo nella vita è estremamente probabile che prima dovremmo incappare in numerosi fallimenti.
Per raggiungere obbiettivi importanti è quasi un obbligo contemplare il fallimento. Solo dopo numerosi fallimenti si può giungere finalmente al traguardo. I fallimenti non sono altro che i gradini da percorrere per arrivare alla meta prefissata.
“La premeditazione dei mali”.
Quando vi trovate in una situazione spiacevole o dovete affrontare qualche situazione in cui che vi provoca un certo stress visualizzate le conseguenze peggiori che riuscite a immaginare. Dopo di che chiedetevi se effettivamente anche nel caso peggiore la conseguenza sarebbe così atroce da non poterla sopportare.
La risposta che troverete sarà praticamente sempre che anche la peggiore delle conseguenze infondo è qualcosa che potete sopportare. Immaginare la peggiore conseguenza contribuirebbe a ridurre l’ansia poiché è estremamente improbabile che accada.
Inoltre vi renderete conto che spessi tendiamo a immaginare conseguenze assolutamente irrealistiche nella nostra fantasia mentre nella realtà anche se le cose dovessero andare male non sarebbe neanche lontanamente così tremendo.
La meditazione.
Ho già parlato dei vari tipi di meditazione e in particolare della mindfulness. Bé la meditazione vipassana, e di conseguenza la mindfulness, può essere considerata un esempio di pensiero negativo. Infatti alla radice del buddismo c’è il non attaccamento, inteso come affrontare la vita senza dipendenza ne avversione verso emozioni e pensieri negativi o positivi.
In conclusione questa non vuole essere una critica all’adottare mindset positivi. Tutt’altro, lo scopo è far comprendere che non sempre un atteggiamento positivo è funzionale se lo si adotta in modo rigido. Reprime le emozioni e i sentimenti negativi come se fossero sbagliati non è la strategia migliore. Al contrario è molto importante per il nostro benessere imparare ad accettarli e gestirli come parte imprescindibile della vita.
Un saluto a tutti, a presto!



Mi chiamo Andrea Croce e sono il fondatore di Hauora.org. Sono uno Psicologo e mi occupo da anni di studiare il benessere in tutte le sue forme. Appassionato di fitness, sport e alimentazione credo sia importante occuparsi del benessere psicologico quanto di quello fisico.