Si parla spesso di tutti i pericoli per la nostra salute associati allo stress, oggi parliamo di come il nostro mindset influenzi gli effetti psicologici e fisiologici dello stress.
Io stesso ho ribadito più volte che dobbiamo imparare a gestire lo stress per non subire le conseguenze negative a livello psicofisico che potrebbe comportare.
Ma lo stress è davvero negativo?
Oggi scopriremo insieme come i danni dello stress non dipendano tanto dallo stress in sé, quanto piuttosto dal nostro mindset.
La prima definizione di stress
A coniare il termine “stress” è stato l’endocrinologo Hans Selye, che lo definì come: “la risposta non specifica del corpo a qualsiasi richiesta gli venga rivolta”. Si tratta di una definizione molto generale.
Durante le sue ricerche osservò che gli animali da laboratorio, sottoposti a iniezioni, scosse elettriche e altre prove piuttosto estreme, si ammalavano senza apparenti cause. Da qui ipotizzò che a causare il peggioramento della salute fosse proprio lo stress.
Selye ipotizzò che la stessa cosa potesse avvenire negli esseri umani che subivano dei traumi. Da quel momento lo stress si è guadagnato la sua reputazione negativa.
Oggi l’uso della parola “stress” è diventato sinonimo di malessere, uno stato in cui le richieste fisiche, emotive e cognitive superano le nostre risorse intaccando il nostro benessere e la nostra salute.
Tuttavia il nostro corpo deve rispondere a richieste ogni giorno e non si tratta quasi mai di richieste eccessivamente traumatiche come quelle a cui dovevano rispondere i ratti di Selye.
Lo stress positivo
Kelly McGonigal, psicologa della salute, autrice del fantastico libro “il lato positivo dello stress”, ha ipotizzato che lo stress di tutti i giorni non sia di per sé dannoso, ma che al contrario possa essere una risorsa utile.
Lo stress non è altro che l’energia che il nostro corpo ci mette a disposizione per affrontare le sfide di tutti i giorni. Ma allora che cos’è a rendere lo stress dannoso oppure positivo?
Se escludiamo traumi molto gravi, a rendere lo stress dannoso non è l’evento in sé, quanto piuttosto la nostra interpretazione dell’evento e il nostro atteggiamento mentale, il nostro mindset.
Il mindset verso lo stress



Il mindset relativo allo stress non è altro che il nostro modo di considerare lo stress e di reagire ad esso.
Un mindset che considera lo stress come elemento nocivo è caratterizzato da queste convinzioni:
– Sperimentare stress è nocivo per la mia salute.
– Lo stress peggiora le mie prestazioni e la mia produttività.
– Sperimentare lo stress inibisce il mio apprendimento e la mia crescita.
– Gli effetti dello stress sono negativi e andrebbero evitati.
Al contrario un mindset che considera lo stress come risorsa è caratterizzato dalle seguenti convinzioni:
– Sperimentare lo stress aumenta le mie prestazioni e la mia produttività.
– Lo stress migliora la mia salute e la mia vitalità.
– Sperimentare lo stress favorisce il mio apprendimento e la mia crescita.
– Gli effetti dello stress sono positivi e andrebbero sfruttati.
Le ricerche di Kelly McGonigal hanno confermato che anche solo riuscire a cambiare il nostro mindset verso lo stress, può annullarne gli effetti negativi e trasformarlo in una risorsa.
La risposta allo stress
In tempi in cui la nostra vita psicologica era meno complessa, lo stress attivava le nostre energie per permetterci di manifestare una risposta di attacco-fuga. Quando si trattava di affrontare un pericolo, come un animale feroce, la risposta di attacco-fuga era senza dubbio la più adatta e l’unica di cui avevamo bisogno.
Oggi viviamo in una società molto più complessa, oltre che sicura, la risposta di attacco-fuga può sempre essere utile, ma non è sempre la più adatta e soprattutto non è l’unica di cui disponiamo. Infatti diverse risposte allo stress ci permettono di convogliare le energie nella risposta più adatta alla situazione. In questo modo possiamo utilizzare lo stress come risorsa in modo flessibile per rispondere con efficacia ad ogni tipo situazione.
Le possibili risposte allo stress
Oltre alla risposta di attacco/fuga, possiamo individuare altre 3 risposte.
Affrontare le sfide
-Lo stress focalizza la tua attenzione.
-Attiva i tuoi sensi.
-Aumenta la motivazione.
-Mobilità l’energia.
Risposta fisiologica
Il cuore batte più forte, il corpo suda e il respiro accelera. La concentrazione è tutta sull’evento stressante. Sei irrequieto, pieno di energia e pronto all’azione.
Come puoi vedere le reazioni che di norma vengono imputate all’eccessivo stress e all’ansia, che potrebbe addirittura sfociare nel panico, sono risposte fisiologiche di attivazione e di mobilitazione delle risorse.
Ricordalo la prossima volta che devi affrontare una sfida, non pensare che devi calmarti ad ogni costo, prendi atto delle tue sensazioni come una normale risposta di attivazione del tuo corpo e utilizza le energie per migliorare la prestazione.
Le ricerche suggeriscono che lo stress sia in grado di aumentare le prestazioni. Uno studio ha valutato la prestazione di alcuni studenti ad un esame in base al livello di stress. Ciò che ne è risultato è che gli studenti con maggiori livelli di stress, ma con un atteggiamento mentale positivo nei confronti dello stress, hanno avuto prestazioni migliori.
Relazionarsi – tend and befriend
-Lo stress attiva gli istinti prosociali.
-Favorisce la connessioni sociali.
-Migliora la cognizione sociale.
-Attenua la paura e aumenta il coraggio.
Risposta fisiologica
Senti il desiderio di stare vicino ad amici e parenti. Ti rendi conto di prestare più attenzione agli altri e che sei più sensibile alle emozioni altrui. Senti il desiderio di proteggere, sostenere o difendere le persone, o i valori che ti interessano.
Lo stress può anche essere una risorsa per costruire e rinforzare i legami sociali grazie al rilascio di ossitocina, la cosiddetta “molecola dell’amore”. Lo stress può spingerci a proteggere le persone che amiamo e ci fornisce le energie per farlo. Può spingerci anche a cercare sostegno in caso di bisogno.
Apprendere e crescere
-Ripristina l’equilibrio del sistema nervoso.
-Elabora e integra l’esperienza.
-Aiuta il cervello ad apprendere e a crescere.
Risposta fisiologica
Nella fase di recupero, quando il tuo corpo sta tornando allo stato normale abbassando i livelli di stress, ti senti mentalmente calmo. Ripeti e analizzi l’esperienza nella tua mente e desideri parlarne con gli altri. Provi un mix di emozioni, insieme al desiderio di capire ciò che è accaduto.
Nel processo di recupero dallo stress il cervello si modifica per ricordarsi dell’esperienza e per apprendere da essa. Per questo motivo l’esperienza si ripresenterà più volte nella tua mente. Lo stress perciò può essere un motore di crescita.
Tipi diversi di situazioni possono provocare risposte differenti allo stress. La predisposizione genetica e le esperienze di vita giocano un ruolo importante nel tipo di risposte che tendiamo ad adottare in base alle situazioni.
Tuttavia ora che sei consapevole delle possibili risposte allo stress, puoi lavorare per sviluppare un mindset flessibile che ti consenta di trasformare i tuoi istinti associati allo stress in ogni occasione ed essere tu a rinforzare o meno determinate risposte.
Voglio una vita con meno stress
Quante volte ti sarà capitato di pensare: “se avessi una vita meno stressante sarei più felice, avrei più tempo per altre cose, sarei più rilassato”. Bene, le ricerche ci dicono che una vita meno stressante non sarebbe positiva come crediamo, tutt’altro.
Infatti, sebbene sia chiaro che un carico di lavoro insostenibile che non lascia tempo per nient’altro possa effettivamente causare malessere, la scienza ha un parere diverso riguardo all’equazione: meno stress = più felicità.
La scienza ci dice che le persone con una vita più stressante hanno una vita più significativa. In un sondaggio è emerso che le persone molto stressate, ma non depresse, erano più felici e presentavano livelli di benessere più alto rispetto alle persone meno stressate.
Sembra perciò che alti livelli di stress siano associati con la salute, la soddisfazione e il benessere. Una vita stressante ci spinge a porci obiettivi e a trovare un significato alla nostra esistenza.
Perciò sembra che cercare di avere una vita meno stressante, per essere più felici e tranquilli, potrebbe non essere effettivamente così positivo come crediamo. La scienza ci suggerisce che potrebbe essere più utile, per il nostro benessere, lavorare sul mindset associato allo stress così da poterne apprezzare i lati positivi.
Quello che non ti uccide fortifica
Le situazioni stressanti a cui mi sono riferito fin’ora sono le tipiche sfide che affrontiamo ogni giorno, in famiglia, a scuola e a lavoro. Tuttavia spesso lo stress è una conseguenza di traumi molto più gravi come lutti o malattie croniche. In questo caso considerare lo stress come elemento positivo non è sicuramente facile.
Tuttavia le ricerche sostengono che riuscire a cogliere “il lato positivo” delle avversità, individuando come anche i traumi più difficili ci abbiano fatto crescere e reso più forti, possa fornire un valido aiuto per ridurre i sintomi depressivi e per elaborare il trauma.
Per oggi direi che è tutto.
Un saluto, a presto!
Andrea
Fonti:
Kelly McGonigal. (2018). Il lato positivo dello stress. Giunti.



Mi chiamo Andrea Croce e sono il fondatore di Hauora.org. Sono uno Psicologo e mi occupo da anni di studiare il benessere in tutte le sue forme. Appassionato di fitness, sport e alimentazione credo sia importante occuparsi del benessere psicologico quanto di quello fisico.