Le emozioni governano la nostra vita quotidiana, ma che cosa sono le emozioni e a che cosa servono?
Prendiamo decisioni in base al fatto che siamo felici, arrabbiati, tristi, annoiati o frustrati. Scegliamo attività e hobby in base alle emozioni che ci suscitano. Comprendere le emozioni può aiutarci a affrontare la vita con maggiore facilità e stabilità.
Cosa sono le emozioni?
Potremmo definire un’emozione come uno stato psicologico complesso che coinvolge tre componenti distinte: una componente cognitiva, una risposta fisiologica e una risposta comportamentale o espressiva. Le emozioni svolgono una funzione adattiva.
Queste 3 componenti interagiscono tra loro in modo funzionale, la componente cognitiva valuta ed etichetta lo stimolo, la componente fisiologica prepara l’organismo ad affrontare la situazione e la risposta comportamentale induce ad agire.
Prima di continuare ricorda che saper regolare le emozioni è fondamentale nella vita, se stai affrontando un momento difficile o senti di faticare a regolarle non esitare a chiedere un supporto psicologico.
Le sei emozioni di base
Durante gli anni ’70, lo psicologo Paul Eckman identificò sei emozioni di base che suggeriva fossero universalmente vissute in tutte le culture umane. Le emozioni che ha identificato sono state felicità, tristezza, disgusto, paura, sorpresa e rabbia.
Combinare le emozioni
Negli anni ’80, Robert Plutchik ha introdotto un altro sistema di classificazione delle emozioni noto come “ruota delle emozioni”. Plutchik teorizza che emozioni diverse possano essere combinate o mescolate insieme, proprio come un artista mescola i colori primari per creare altri colori.
Secondo questa teoria, le emozioni più elementari sarebbero proprio come i colori primari che miscelandosi darebbero vita a emozioni più complesse. Come il giallo e il blu combinati creano il verde, le emozioni di base come gioia e fiducia possono essere combinate per creare amore.
Ora però concentriamoci sulle emozioni primarie definite inizialmente da Ekman e osserviamole più da vicino.
Felicità
Tra tutte le emozioni la felicità è probabilmente la più bramata, le persone si sforzano tremendamente per essere essere felici, così tanto che spesso la causa dell’infelicità è proprio l’ossessiva ricerca di essa.
La felicità è spesso definita come uno stato emotivo piacevole caratterizzato da sentimenti di appagamento, gioia, gratificazione, soddisfazione e benessere.
Abbiamo già ampiamente parlato della felicità in altri articoli quindi non mi soffermerò ulteriormente su di essa.
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Tristezza
La tristezza al contrario è una delle emozioni che cerchiamo di evitare maggiormente, ma con scarsi risultati, infatti la sperimentiamo tutti di tanto in tanto ed è una parte imprescindibile della vita.
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Spesso è definita come uno stato emotivo transitorio caratterizzato da sentimenti di delusione, dolore, disperazione, disinteresse. Viene espressa in diversi modi: pianto, umore depresso, mancanza di energie e di appetito, ritiro, eccetera.
In alcuni casi, le persone possono sperimentare periodi di tristezza prolungati e gravi che possono trasformarsi in episodi depressivi. Il tipo e la gravità della tristezza possono variare a seconda della causa principale e dal modo in cui le persone affrontano tale sentimento.
Paura
La paura è un’emozione importantissima, ha una funzione evolutiva fondamentale per la nostra sopravvivenza. Senza di essa non potremmo percepire i pericoli e agire per proteggerci da essi. Quando affronti un pericolo e provi paura, attraversi quella che è nota come risposta di lotta o fuga.
I tuoi muscoli si irrigidiscono, la frequenza cardiaca e la respirazione aumentano e la tua mente diventa più vigile, preparando il tuo corpo a scappare dal pericolo o a combattere.
Questa risposta permette di affrontare le minacce nel modo più efficace possibile. Non tutti sperimentano la paura allo stesso modo e alcune persone possono essere più sensibili alla paura e certe situazioni o oggetti possono avere maggiori probabilità di innescare questa emozione.
Al giorno d’oggi la paura non viene innescata solo da stimoli esterni da cui dobbiamo difenderci, ma anche da pensieri anticipatori su potenziali pericoli che non riguardano necessariamente una minaccia alla nostra incolumità fisica, ma anche a quella psicologica, all’autostima e al senso di sé.
Queste paure aniticpatorie sono ciò che generalmente percepiamo come ansia.
Alcune persone, d’altra parte, cercano spontaneamente situazioni che provochino paura, ad esempio praticando sport estremi, in questi casi la paura diventa un’emozione piacevole.
Disgusto
Il disgusto è un’altra delle sei emozioni di base originali descritte da Eckman. Il senso di disgusto può essere causato da diversi stimoli, uditivi, visivi, olfattivi, tattili, sgradevoli.
Parrebbe che questa emozione si sia evoluta come reazione per evitare di assumere cibi che potrebbero essere dannosi o fatali. Ad esempio, quando odoriamo o assaggiamo cibi che sono andati a male, il disgusto è una reazione tipica.
Anche scarsa igiene, infezioni e morte possono scatenare una risposta di disgusto. Questo potrebbe essere un modo per evitare eventuali malattie trasmissibili.
Le persone possono anche provare disgusto morale quando osservano gli altri impegnarsi in comportamenti che trovano sgradevoli o immorali.
Rabbia
La rabbia può essere un’emozione particolarmente potente caratterizzata da sentimenti di ostilità, agitazione, frustrazione e antagonismo verso gli altri. Come la paura, la rabbia può avere un ruolo nella risposta di lotta o fuga.
Quando una minaccia genera sentimenti di rabbia, potresti essere incline a respingere il pericolo e proteggerti.
Sebbene possa essere un’emozione molto utile per proteggere se stessi e i propri affetti, nella società odierna la rabbia può diventare un problema quando è eccessiva o quando viene manifestata in modi pericolosi o dannosi per gli altri. La rabbia incontrollata può trasformarsi rapidamente in violenza.
Un’eccessiva rabbia incontrollata può avere conseguenze sia psicologiche che fisiche, può rendere difficile prendere decisioni razionali ed è stata collegata a malattie coronariche e al diabete.
Sorpresa
La sorpresa solitamente è un’emozione piuttosto breve ed è caratterizzata da una risposta fisiologica a seguito di qualcosa di inaspettato.
Questo tipo di emozione può essere positiva, negativa o neutra. Una sorpresa negativa, ad esempio, potrebbe essere rappresentata da qualcuno che sbucando fuori da un angolo all’improvviso ti spaventa. Un sorpresa piacevole potrebbe essere un regalo inaspettato.
La sorpresa può avere effetti importanti sul comportamento umano. Ad esempio, la ricerca ha dimostrato che le persone tendono a notare in modo sproporzionato eventi sorprendenti.
Questo è il motivo per cui eventi sorprendenti e insoliti nelle notizie tendono a risaltare nella memoria più di altri.
Altri tipi di emozioni
Le sei emozioni di base sono solo una piccola parte di quelle che le persone sono in grado di provare. Eckman suggerisce che quelle fondamentali siano universali in tutte le culture di tutto il mondo.
Eckman in seguito aggiunse una serie di altre emozioni alla sua lista, ma suggerì che, a differenza delle sei di base, non tutte potevano essere codificate attraverso le espressioni facciali. Alcune delle emozioni che ha identificato successivamente includevano: divertimento, disprezzo, contentezza, imbarazzo, eccitazione, colpa, orgoglio, vergogna.
Altre teorie dell’emozione
Quella di Ekman è solo una classificazione e sebbene sia tra le più conosciute, altri teorici ne hanno proposto diverse.
Ad esempio, alcuni ricercatori hanno suggerito che esistano solo due o tre emozioni di base. Altri hanno suggerito che le emozioni esistano in una sorta di gerarchia. Quelle primarie come amore, gioia, sorpresa, rabbia e tristezza potrebbero quindi essere ulteriormente suddivise in emozioni secondarie. Quelle secondarie potrebbero quindi essere ulteriormente suddivise in quelle che sono note come emozioni terziarie.
Uno studio più recente suggerisce che ci sono almeno 27 emozioni distinte, tutte altamente interconnesse. In altre parole, le emozioni non si verificherebbero isolate, ma potrebbero esserci dei gradienti di emozioni.
Emozioni e sentimenti
Per concludere questo articolo vorrei soffermarmi brevemente sulla differenza tra sentimenti ed emozioni.
Molte persone usano i termini “sentimento” ed “emozione” come sinonimi, ma non sono intercambiabili. Sebbene abbiano elementi simili, c’è una netta differenza tra sentimenti ed emozioni.
Le principali differenze riguardano l’origine, l’intensità e la durata.
I sentimenti sono frutto del pensiero astratto mentre le emozioni sono innate. Solitamente i sentimenti vengono vissuti consapevolmente, mentre le emozioni si possono manifestare consciamente o inconsciamente.
Le emozioni sono stati transitori che di norma vanno e vengono rapidamente (se non ci rimuginiamo sopra troppo a lungo). I sentimenti sono più stabili nel tempo. Per fare un esempio la felicità è un’emozione e l’amore è un sentimento.
Le emozioni avendo un ruolo adattivo che ci predispongono all’azione, sono generalmente più intense dei sentimenti che invece implicano complessi processi di valutazione.
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Un saluto, a presto!
Andrea


Mi chiamo Andrea Croce e sono il fondatore di Hauora.org. Sono uno Psicologo e mi occupo da anni di studiare il benessere in tutte le sue forme. Appassionato di fitness, sport e alimentazione credo sia importante occuparsi del benessere psicologico quanto di quello fisico.