Come Uscire Dalla Depressione? Come Comportarsi

Come uscire dalla depressione? Se sei qui immagino che tu stia affrontando un momento difficile oppure che stia accadendo a qualcuno che conosci.

Vorrei risponderti in un modo che può apparire scontato: assolutamente si.

Quella che chiamiamo depressione non è qualcosa di concreto, non è un tumore che si può rimuovere e vedere con i nostri occhi.

Stiamo parlando di un insieme di sintomi, che quando si presentano in determinate configurazioni vengono classificati sotto il nome di disturbo depressivo.

Quello che molti non considerano è che ognuno vive il problema in modo individuale. Per ogni persona è possibile individuare quei meccanismi che mantengono in vita il problema e scardinarli.

Come Uscire dalla depressione? Un problema sempre più diffuso

La depressione è uno dei problemi psicologici più diffusi al giorno d’oggi, nonché uno dei più invalidanti. Il COVID ha certamente peggiorato questa situazione.

Spesso le persone che sperimentano questo quadro sintomatologico non chiedono aiuto.

Non hanno energie e motivazione per farlo. Infatti l’abbassamento dell’umore comporta la perdita della voglia di fare attività significative e più questo accade più l’umore si abbassa.

In questo modo si genera un circolo vizioso che può essere difficile spezzare da soli. Tuttavia anche nei casi più complessi chiedendo aiuto la depressione può essere sconfitta e le ricadute eliminate.

Che cos’è la depressione

La depressione è un quadro clinico caratterizzato principalmente da umore depresso e perdita di interesse o piacere nella attività che prima venivano considerate piacevoli.

Un’altra delle caratteristiche della depressione è la presenza di una forte rimuginazione, cioè la tendenza pensare e ripensare in modo ciclico agli stessi pensieri a sfondo negativo.

Possono presentarsi anche sintomi somatici come stanchezza cronica e dolori.

Ovviamente per fare una vera e propria diagnosi di depressione è necessario che siano presenti diversi sintomi e che compromettano significativamente la qualità della vita della persona in una o più aree.

Non voglio soffermarmi eccessivamente sulla diagnosi perché dal mio punto di vista serve più che altro per comunicare tra professionisti. Alle persone serve un supporto e la speranza di poter risolvere il problema. Le etichette rischiano di comunicare una falsa immutabilità del problema.

Le ragioni della depressione

Fino a poco tempo fa la maggior parte degli psicologi ricercava le ragioni della depressione negli eventi che avevano avuto luogo nel passato del paziente.

Tuttavia negli ultimi anni si sta facendo sempre più strada l’idea che la depressione non sia un problema dipendente da un evento, ma piuttosto dipendente da un processo.

Ogni volta che nella vita ci accade un evento noi lo interpretiamo, cerchiamo di capirlo e di spiegarcelo. Proprio questo processo può renderci più o meno vulnerabili alla depressione.

Oggi si ritiene sempre di più che questa problematica non sia legata a un meccanismo biologico ben preciso, non esiste un gene che porta la depressione. Certo ci sono dei geni che la influenzano che possono rendere un soggetto più vulnerabile.

In diversi studi i ricercatori hanno concluso che la credenza nelle cause biologiche della depressione rendesse più difficile il trattamento e fosse predittiva di una maggiore presenza di sintomi depressivi al termine.

Perciò possiamo dedurre che ragionare in questi termini non ci aiuta molto.

Perché alcune persone cadono vittima di quadri depressivi mentre alte no?

Questa è senza dubbio una domanda interessante, perché alcune persone nonostante subiscano traumi e attraversino difficoltà riescono ad utilizzare le proprie risorse mentre altre non ci riescono?

La risposta che molti ricercatori hanno individuato è che evidentemente ci devono essere delle abilità che alcune persone possiedono e altre no.

Le ricerche hanno dimostrato che queste abilità possono essere insegnate e apprese.

Proprio per queste ragioni la depressione spesso presenta molte ricadute. Si tratta di un disturbo ricorrente perché gli eventi della vita sono ricorrenti e se non cambiamo, lo sono anche le nostre risposte a tali eventi.

Ed ecco che ogni qualvolta si deve affrontare un’avversità si reagirà con quei comportamenti che identifichiamo come depressione.

Come uscire dalla depressione

Quindi come possiamo uscire dalla depressione?

La depressione può essere trattata anche in tempi brevi chiedendo il supporto di un professionista, non si tratta di una condizione che resta per tutta la vita e che non può essere risolta.

Se pensi di aver bisogno di un supporto psicologico non esitare a contattarmi:

Le aspettative nel processo di cambiamento hanno un ruolo fondamentale, soprattutto nella depressione.

Proprio per questo motivo una delle prime cose che fa un professionista è quella di rimandare alla persona la possibilità di cambiare e stare meglio.

Ognuno di noi ha le risorse per affrontare le difficoltà della vita, ma nel caso della depressione ci sono delle abilità che possono aiutarci ad affrontare più efficacemente le avversità.

Tra queste abilità troviamo:

– Abilità di coping più efficaci

– Stili esplicativi più realistici

– Stili relazionali più sani

– Abilità cognitive più flessibili

– Abilità di problem solving

– Strategie di decision making più efficaci

– Saper costruire e mantenere una rete di supporto

– Come trascendere da una storia personale avversa

– Come costruire un futuro realistico e motivante

Depressione, passività e rinuncia

La depressione fonda le sue basi sulla passività e la rinuncia. Potresti sapere che è necessario fare qualcosa, ma non sai cosa, oppure non trovare appetibili nessuna delle opzioni che pensi di avere a disposizione.

Potresti avere paura di fallire come è accaduto in passato, o non ritieni che il tuo sforzo verrà ripagato.

Proprio perché la depressione poggia le sue basi su passività e rinuncia rischia di generare un crescente ritiro sociale e di ridurre sempre di più le energie e la motivazione della persona.

Per questa ragione è importantissimo riuscire ad attivarsi.

Ci si può attivare dal punto di vista:

– Comportamentale: si potrebbe fare iniziando a svolgere un’attività piacevole, oppure nei casi di maggior ritiro anche semplicemente uscendo di casa e recandosi in un luogo.

– Cognitivo: magari impegnandosi nel mettere in discussione alcuni stili di interpretazione della realtà.

– Sociale: impegnandosi in attività che predispongano alla socializzazione e l’interesse nei confronti degli altri.

– Emotivo: cercando di amplificare i sentimenti di gioia, accettazione e curiosità.

Ovviamente attivarsi non è semplice e in alcuni casi senza un supporto può sembrare un impresa titanica.

Come uscire dalla depressione: Terapie brevi e depressione

Le terapie brevi post strutturaliste non si basano sull’etichetta, ma su come la persona vive il problema.

In altre parole che cosa significa depressione per te? Che cosa ti fa dire che sei depresso?

Una volta compreso che cos’è il problema per il cliente ci si concentra su come superare questa situazione nel più breve tempo possibile.

In alcuni casi proiettando la persona oltre il problema e aiutandola a costruire una realtà più funzionale al proprio benessere. In altri casi rompendo tutte quei meccanismi che mantengono il problema.

Mindfulness e depressione

Uno strumento valido nel trattamento delle ricadute depressive è la mindfulness. Le ricerche ci suggeriscono che sia molto valida nel ridurre i sintomi ansiosi e depressivi.

La mindfulness ci consente di osservare i nostri pensieri per quello che sono, parole e immagini che scorrono nella nostra mente e di vivere nel momento presente.

Se praticata con costanza ci permette di cambiare il rapporto con le nostre emozioni e reazioni e di migliorare il controllo degli impulsi, la tolleranza alla frustrazione, l’empatia, l’accettazione di se e la regolazione emotiva.

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Per oggi è tutto, per qualsiasi informazione non esitare a contattarmi.

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Un saluto, a presto!

Andrea

Fonti:

Yapko, M.(1998). Rompere gli schemi della depressione. Milano: Ponte alle Grazie, 2002.

Andrea Croce

Mi chiamo Andrea Croce e sono il fondatore di Hauora.org. Sono uno Psicologo e mi occupo da anni di studiare il benessere in tutte le sue forme. Appassionato di fitness, sport e alimentazione credo sia importante occuparsi del benessere psicologico quanto di quello fisico.

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