Le emozioni positive sono al centro della psicologia positiva. Tutti troviamo piacevole provare emozioni come felicità, speranza, eccitazione, ecc.
I benefici delle emozioni positive per il nostro benessere sono indiscutibili, in gran parte contraddistinguono quei momenti che rendono la vita degna di essere vissuta.
Tuttavia questo non deve far pensare che le emozioni negative non siano altrettanto importanti.
Il ruolo delle emozioni negative
Le emozioni negative sono una parte imprescindibile delle nostre vite non mi stancherò mai di ripeterlo. Ciò a cui deve aspirare la psicologia positiva, e a cui tutti dovremmo aspirare non è l’eliminazione delle emozioni negative o la sostituzione con emozioni positive, ma piuttosto un equilibrio e una gestione funzionale di entrambe.
Sia le emozioni negative sia quelle positive sono necessarie per il nostro corretto funzionamento e per il nostro benessere.
Le emozioni negative ci aiutano a dare un senso alla vita, alle cose belle e alle cose brutte che capitano. Possono servirci da segnale che qualcosa non va, che dovremmo prenderci cura del nostro benessere o chiedere supporto a persone care.
Inoltre emozioni positive e negative sono due facce della stessa medaglia, non potrebbe esistere l’una senza l’altra, come potremmo conoscere e apprezzare la felicità senza conoscere e sperimentare la tristezza? Non a caso le persone che hanno sofferto molto e sono riuscite a gestire e ad accettare questa sofferenza, spesso sono quelle che sanno dare maggior valore alle cose importanti e alle emozioni positive.
Gestire le emozioni negative
Certo è che le emozioni negative possono diventare una fonte di malessere pervasivo e permanente da cui non riusciamo ad evadere. Ma questo non deve essere un motivo per cercare di eliminarle totalmente, nasconderle, o forzarsi a sostituirle con emozioni positive.
Se ad esempio subite un importante lutto non ha molto senso sforzarsi di essere ottimisti e pensare che la vita va avanti, se nel profondo siete sconvolti, non dovete sopprimere la tristezza o nasconderla. Vi sarà molto più utile accettare quella tristezza e quella sofferenza, piangere, chiedere aiuto se necessario e poi con il tempo cercare di imparare a gestirla.
Come regolare le emozioni negative? Ci sono molti modi, alcune persone magari troveranno una strada da se, altre avranno bisogno di un supporto in più, infondo è anche a questo che servono gli psicologi no?
Alla fine dell’articolo comunque parleremo di 4 esercizi che possono aiutarci a gestire le emozioni negative e positive.
Un po di definizioni sulle emozioni
Dare definizioni in psicologia è sempre piuttosto difficile visto che è raro trovare un consenso generalizzato a riguardo.
Una definizione molto semplice tratta da Wikipedia le definisce così:
Un emozione è una qualsiasi esperienza cosciente caratterizzata da intensa attività mentale e un certo grado di piacere o dispiacere.
Una definizione che va un po’ più a fondo è quella di Paul e Anne Kleinginna:
L’emozione potrebbe essere interpretata come un insieme complesso di interazioni tra fattori soggettivi e oggettivi, mediate da sistemi neurali e ormonali che possono:
– dare origine a esperienze affettive, come sensazione di attivazione e di piacere/dispiacere;
– generare processi cognitivi, come risultato di effetti percettivi emotivamente rilevanti, valutazioni, processi di riconoscimento;
– attivare reazioni fisiologiche di vasta portata;
– condurre a un comportamento che è spesso espressivo, finalizzato e adattivo.
Se parliamo strettamente di emozioni positive potremmo definirle come esperienze mentali che sono al tempo stesso intense e piacevoli.
I benefici delle emozioni positive
Le ricerche sembrano suggerirci che le emozioni positive migliorino il nostro benessere psicofisico:
– sembrano in grado di ridurre e migliorare la gestione dello stress;
– migliorano l’efficacia delle strategie di coping;
– consentono di riprendersi dagli eventi negativi più rapidamente;
– migliorano in generale il benessere;
– riducono i sintomi depressivi;
– rinforzano il sistema cardiovascolare;
– migliorano la salute più in generale e al longevità;
– potenziano la resilienza;
– possono espandere la concentrazione e la capacità di memoria.
4 Esercizi per gestire meglio le emozioni negative e positive



1. Praticare un atteggiamento mindful
Abbiamo già parlato della mindfulness e dei benefici che può avere sviluppare un atteggiamento mindful con cui guardare il mondo. Si tratta di un concetto che ha origini da insegnamenti buddisti che hanno più di 2000 anni.
Imparare ad avere un atteggiamento mindful richiede molta pratica e costanza ma può migliorare significativamente il nostro benessere psicofisico.
Vi rimando all’articolo sulla mindfulness per approfondire.
2. Le tre benedizioni
Ho già citato questo esercizio in precedenza, è piuttosto semplice ma allo stesso tempo efficace. Ogni giorno, alla fine della giornata, scrivete tre cose positive che vi sono capitate, che siano grandi o piccole non importa. Scrivetele in un diario e specificate anche il perché questi eventi sono stati positivi. Lo ripeto anche piccoli gesti vanno benissimo, imparerete anche ad apprezzare le piccole cose di tutti i giorni.
Dalle ricerche è emerso che questo esercizio si è dimostrato in grado di migliorare i sintomi della depressione. In ogni caso trovo sia molto efficace nel migliorare il benessere. Prima di dormire riflettere sul fatto che ci accade sempre qualcosa di positivo anche nelle giornate più nere, anche se piccolo, può davvero cambiare la nostra prospettiva delle cose.
3. Ristrutturare le nostre convinzioni
Il nostro stress e le nostre ansie dipendono in gran parte da come interpretiamo gli eventi piuttosto che dagli eventi in se.
Come abbiamo detto nell’articolo sulla REBT, Albert Ellis, uno degli psicologi che ha gettato le basi della terapia cognitivo-comportamentale, era convinto che se i disturbi dipendono dal nostro modo di pensare la realtà, noi stessi abbiamo la capacità di cambiare di cambiare i nostri pensieri e di ridurre così la sofferenza emotiva.
La REBT riassume il processo, che ci porta a reagire in modo emotivamente disfunzionale agli eventi, con il modello A-B-C-D-E.
Monitorando le nostre convinzioni negative rispetto agli eventi stressanti della vita, potremmo imparare a riconoscerle e agire di conseguenza per sostituirle con convinzioni più realistiche e funzionali.
Date un’occhiata all’articolo sulla REBT per approfondire l’argomento.
4. Pensare in modo stoico
Lo stoicismo è una filosofia molto pratica, molti sono gli esponenti famosi, da Marco Aurelio a George Washington. Imparare a guardare il mondo come uno stoico vuol dire imparare ad apprezzare di più ogni giorno che ci viene concesso e imparare ad accettare quanto la vita sia effimera.
Anche per questo vi rimando alla guida allo stoicismo che ho scritto in precedenza.
Per oggi è tutto, spero l’articolo ti sia piaciuto, un saluto, a presto!
Andrea.
Fonti:
Kleinginna P. R. jr e Kleinginna A. M., “A categorised list of emotional definitions with suggestions for a consensual definition”, in “Motivation and Emotion”, 1981, pp. 345-379
Martin E. P. Seligman. (2017). Fai fiorire la tua vita. Una nuova, rivoluzionaria visione della felicità e del benessere.



Mi chiamo Andrea Croce e sono il fondatore di Hauora.org. Sono uno Psicologo e mi occupo da anni di studiare il benessere in tutte le sue forme. Appassionato di fitness, sport e alimentazione credo sia importante occuparsi del benessere psicologico quanto di quello fisico.