Non abbiamo ancora finito con lo stoicismo, come avete potuto constatare nella prima parte, si tratta di una filosofia d’azione con esercizi molto pratici.
Essere stoico al giorno d’oggi
Tutti gli esercizi che abbiamo descritto nella prima parte e che descriveremo oggi possono essere utilizzati nella nostra quotidianità, per questo ritengo che la filosofia stoica, dato il suo carattere pratico, possa essere ancora estremamente attuale
Oggi vedremo altri 5 esercizi, tutti molto pratici e affascinanti.
6 – Disagi volontari da stoico
In questo esercizio, lo scopo è mettersi deliberatamente in situazioni di disagio. Diamo troppo valore a comfort, comodità e pigrizia.
Alcuni suggerimenti potrebbero essere docce fredde, dormire sul pavimento, fare esercizio di prima mattina, digiunare per un giorno, ecc.
Tutto ciò ha lo scopo di temprarci e di cambiare il nostro rapporto con i comfort.
Una volta superato il bisogno di comfort, la vita diventerà molto più facile. Stabilire obiettivi, perseguirli e motivarci sarà molto più semplice.
Quando la maggior parte delle persone si lamenta di essere “a disagio”, si trova in una situazione di difficoltà. Allenarsi a sopportare il disagio ci permetterà di adattarci più facilmente alle situazioni fuori dalla nostra zona di comfort.
7 – Praticare la povertà
Soprattutto nei periodi di prosperità della vita, gli Stoici credono che sia importante praticare la povertà.
Per prepararsi alle avversità e diventare un esperto nel trattare gli alti e bassi della vita. Il comfort può diventare una forma di schiavitù perché inizi a pensare in modo coerente che qualcuno possa portarti via ciò che hai.
Per mettere in pratica questo esercizio provate a mangiare un pasto davvero economico per un’intera settimana ogni due mesi. Mangiate come se non aveste quasi soldi.
Questo vi insegnerà non solo ad apprezzare i pasti buoni e a non dare per scontato ciò che abbiamo, ma anche a sperimentare la povertà nel caso ci capiti di affrontare dei periodi della vita difficili dal punto di vista economico.
Quando conosci ciò che temi, la paura non ti controlla più. Anche la cosa peggiore che può accadere la affronti con maggiore calma.
8. Tenere un diario stoico
Nello stoicismo si tratta di qualcosa di più che tenere un semplice diario. Questa pratica quotidiana è forse la più imprescindibile della filosofia stoica.
Per Seneca il momento migliore era alla sera, “esamino tutto il mio giorno e ripercorro ciò che ho fatto e detto, nascondendo nulla da me stesso”, poiché aiuta a prepararsi per la giornata seguente.
Lo scopo è quello di riflettere sul giorno che è passato, sulle esperienze e le lezioni imparate. Tutto ciò che è capitato nell’arco della giornata viene riosservato e rielaborato.
Marco Aurelio invece prediligeva il mattino. Per capire che cosa si intende per diario stoico potete leggere i suoi “Colloqui con sé stesso”. Un esercizio tratto da questi libri è quello di scegliere qualcosa o qualcuno che ammiriamo o a cui siamo riconoscenti, e elencare i motivi, essendo il più specifici possibile.
Un esercizio semplice può essere quello di analizzare tutta la giornata da un punto di vista stoico tenendo presenti i principi di questa filosofia descritti in questi articoli.
9. Praticare la visualizzazione negativa
Ne abbiamo già parlato nell’articolo sul pessimismo.
Il premeditatio malorum (“la pre-meditazione dei mali”) è un esercizio stoico di immaginazione.
Consiste nell’immaginare cose potremmo perdere o che potrebbero andare storte. Ci aiuta a prepararci agli inevitabili eventi negativi della vita.
Non sempre otteniamo ciò che è giustamente nostro, anche se lo abbiamo guadagnato.
Psicologicamente, dobbiamo essere sempre preparati alle disgrazie che potrebbero capitare. È uno degli esercizi più utili dello stoicismo per costruire resilienza e forza.
Potete immaginare scenari negativi nella vostra testa, oppure scrivendoli nel vostro diario.
Il duplice scopo è sia quello di immaginare cosa potrebbe andare storto se compiamo una determinata azione e prepararci per le conseguenze negative nel caso si verificassero.
Analizzare le conseguenze di qualsiasi disgrazia, anche nel caso di lutti o eventi molto nefasti, tramite i principi dello stoicismo può aiutarci ad accettare gli eventi su cui non abbiamo controllo e darci l’opportunità di lavorare sulle emozioni generate dal nostro pensiero.



10. AMOR FATI: Ama e accetta tutto ciò che accade
Il famoso stoico Epitteto, che come schiavo storpio ha affrontato numerose avversità disse:
“Non devi adoperarti perché gli avvenimenti seguano il tuo desiderio, ma desiderarli così come avvengono, e la tua vita scorrerà serena. “
Epitteto
L’amor fati è l’esercizio stoico che ci spinge a prendere il meglio da tutto ciò che accade: Trattare ogni momento, non importa quanto sia difficile, come qualcosa da accettare e da apprezzare, non da evitare.
Non è sempre facile accettare ciò che ci accade, ma secondo gli stoici la strada per essere “felici” è accettare e amare ogni cosa, le fortune e le sfortune.
In conclusione il pensiero stoico è molto pratico e affascinante. Si tratta di esercizi piuttosto semplici che richiedono una certa dedizione ma potete iniziare da subito a praticare.
Che il pensiero stoico vi abbia affascinato oppure no, un esercizio che vi consiglio a prescindere, è quello di tenere un diario, anche non stoico, si tratta di una pratica molto interessante con diversi benefici.
Un saluto, a presto.
Andrea



Mi chiamo Andrea Croce e sono il fondatore di Hauora.org. Sono uno Psicologo e mi occupo da anni di studiare il benessere in tutte le sue forme. Appassionato di fitness, sport e alimentazione credo sia importante occuparsi del benessere psicologico quanto di quello fisico.