Viviamo in un mondo che ci mette costantemente alla prova, in cui dobbiamo affrontare quotidianamente stress e fallimenti che possono danneggiare pesantemente il nostro benessere; migliorare l’autostima può aiutarci ad affrontare le sfide quotidiane con più fiducia in noi stessi.
Quando la nostra autostima è più alta, non solo ci sentiamo meglio con noi stessi, ma siamo anche più resilienti.
Le ricerche dimostrano che un’autostima più elevata ci aiuta sopportare meglio i rifiuti e i fallimenti e a riprenderci più rapidamente.
Inoltre ci rende anche meno vulnerabili all’ansia e allo stress.
Migliorare l’autostima è senza dubbio possibile ma non è un compito facile.
Perché è così difficile migliorare l’autostima
La nostra autostima è piuttosto instabile, può fluttuare anche quotidianamente.
Inoltre è importante ricordare che quando si parla di autostima facciamo riferimento sia all’autostima in senso globale, cioè l’immagine globale che abbiamo di noi stessi e i relativi pensieri e sentimenti, sia all’autostima nei domini specifici.
In altre parole possiamo avere un’alta autostima in un dominio della nostra vita (ad esempio lo sport) e una bassa autostima in un altro dominio (ad esempio il lavoro).
Ovviamente più il dominio è significativo per noi maggiore è l’impatto che ha sulla nostra autostima globale.
Se per un calciatore di serie A sbagliare un rigore può incidere in maniera importante sulla sua autostima, per un impiegato fare una pessima partita di calcetto al mercoledì con gli amici avrà un impatto molto diverso.
Da cosa dipende l’autostima
L’autostima dipende da diversi fattori, tra cui:
– La genetica, che influisce sull’equilibrio delle sostanze neurochimiche del cervello.
– L’ambiente, il modo in cui veniamo trattati, il contesto in cui cresciamo e viviamo, le pressioni sociali, ecc.
– Le scelte che fai, i rischi che corri, e il modo in cui pensi e reagisci alle sfide e agli ostacoli.
Di sicuro non possiamo agire sulla genetica e nemmeno sul contesto che ci ha cresciuto, ma possiamo lavorare sul presente, sulla nostra percezione di noi stessi e sulle scelte che facciamo nel qui e ora.
Come migliorare l’autostima



Dopo queste premesse entriamo nel vivo dell’articolo, come possiamo migliorare l’autostima?
Oggi vedremo altri suggerimenti.
1. Adotta un atteggiamento mentale flessibile per migliorare l’autostima
Modificare il proprio mindset è molto importante quando cerchiamo di effettuare dei cambiamenti nella nostra vita.
Chiediti come vedi le tue qualità e le tue abilità.
Sei convinto che siano innate, o che si possano migliorare?
Se hai una mentalità rigida, cioè pensi che le tue doti siano qualcosa di stabile, potresti arrenderti prematuramente, pensando di non essere in grado di portare a termine un determinato compito
Se adotti un mindset flessibile e di conseguenza pensi di poter migliorare le tue capacità, qualsiasi sfida diventa un’opportunità per imparare e crescere.
Risulta anche che le persone che hanno un mindset flessibile hanno più successo, infatti ottengono risultati migliori, e affrontano meglio le sfide.
2. Impara ad accettare i complimenti
Quando abbiamo un basso livello di autostima fatichiamo ad accettare complimenti e siamo sempre eccessivamente duri con noi stessi.
Impara a tollerare i complimenti quando li ricevi, anche se ti mettono a disagio.
Non serve molto basta rispondere molto semplicemente con un grazie, piuttosto che controbattere.
Col tempo, l’impulso di negare o respingere i complimenti svanirà, il che sarà anche una bella indicazione che la tua autostima sta diventando più forte.
3. Impara l’auto-compassione
Quando la nostra autostima è bassa, tendiamo ad essere estremamente autocritici e questo la danneggia ulteriormente.
Per migliorare l’autostima, impara a sostituire l’autocritica, con l’auto-compassione.
L’autocritica quando la nostra autostima è già danneggiata non è solo inutile, ma anche estremamente deleteria.
Quando ti sorprendi a criticarti chiediti:
Che cosa direi al mio migliore amico se si trovasse in una situazione analoga?
Tendiamo ad essere molto più compassionevoli con le persone a cui teniamo di quanto lo siamo con noi stessi.
Ora indirizza questi commenti a te stesso.
Così imparerai ad essere più auto-compassionevole e eviterai di danneggiare ulteriormente la tua autostima.
4. Impara ad accettare i fallimenti
I fallimenti possono mettere a dura prova la nostra autostima.
Tuttavia nella vita andiamo per forza incontro a dei fallimenti, soprattutto se puntiamo ad obiettivi difficili.
Le ricerche dimostrano che le persone che falliscono spesso e che tuttavia continuano a provare sono preparate meglio per reagire alle sfide e agli ostacoli in modo costruttivo.
Imparano a provare diverse strategie, a chiedere consigli agli altri e a perseverare.
Quando stai per affrontare una sfida accetta la possibilità di fallire, e non essere troppo duro con te stesso se ciò avverrà, piuttosto resisti, impara qualcosa e vai avanti.
I fallimenti non devono minare la nostra autostima, dobbiamo imparare a vederli come occasioni imprescindibili in cui guadagnare conoscenza e consapevolezza.
5. Riconosci le tue qualità
Fai un elenco di qualità che hai e che sono significative nello specifico contesto in cui senti che la tua autostima è bassa.
Ad esempio se non sei riuscito a ottenere una promozione a lavoro, elenca le qualità che ti rendono un ottimo dipendente.
Quindi scegli una qualità della lista e scrivi un breve racconto (non è necessario un romanzo bastano uno o due paragrafi) sul perché la qualità che possiedi è preziosa e probabilmente sarà apprezzata da altre persone in futuro.
Fai questo esercizio ogni giorno per una settimana o ogni volta che senti il bisogno di dare una spinta all’autostima.
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Un saluto, a presto!
Andrea
Fonti:
Guy Winch. Pronto intervento emozioni. Strategie di mindfulness per affrontare con serenità le difficoltà della vita. 2014. Erikson.



Mi chiamo Andrea Croce e sono il fondatore di Hauora.org. Sono uno Psicologo e mi occupo da anni di studiare il benessere in tutte le sue forme. Appassionato di fitness, sport e alimentazione credo sia importante occuparsi del benessere psicologico quanto di quello fisico.