Oggi parliamo di ruminazione, hai mai sentito questo termine?
Se la risposta è no ti consiglio di proseguire nella lettura, dal momento che si tratta di una modalità di pensiero che potrebbe rivelarsi deleteria per il tuo benessere psicologico.
La nostra mente è un fantastico risolutore di problemi, quando dobbiamo affrontare degli ostacoli, analizza la situazione problematica in modo da trovare la strada più efficace per superarli.
Tuttavia in molti casi questa modalità di risoluzione dei problemi della nostra mente si rivela inefficace.
Alcuni disagi legati al mondo emotivo non possono essere risolti rielaborando le informazioni che possediamo come se si trattasse di un problema logico.
Il processo di pensare in modo ciclico e ripetitivo agli stessi pensieri, che tendono ad essere tristi, focalizzati sul problema che ci affligge, è chiamato ruminazione.
Tendiamo a ruminare per cercare di comprendere il perché della nostra sofferenza.
Sicuramente ti sarà capitato di trovarti in situazioni che ti hanno provocato un certo disagio e di non riuscire a smettere di pensare a ciò che è accaduto.
Continui a pensare a cosa avresti potuto fare diversamente o perché sia così doloroso ciò che è successo.
Si tratta di un meccanismo che di tanto in tanto utilizziamo tutti quanti, tuttavia alcune persone hanno la tendenza ad adottarlo con eccessiva frequenza.
Perché ruminare può rivelarsi un grave problema
“Di quei tempi ero fatto per sprofondare, ad ogni parola che mi fosse detta, o mosca che vedessi volare, in abissi di riflessioni e considerazioni che mi scavavano dentro e bucheravano giù per torto e su per traverso lo spirito, come una tana di talpa; senza che di fuori ne paresse nulla.”
Luigi Pirandello
Il problema nasce dal fatto che la ruminazione può essere pericolosa per il nostro benessere psicologico, infatti è associata a un maggiore rischio di depressione e può compromettere la capacità di pensare ed elaborare le emozioni.
Ruminare è anche comune nelle persone che possiedono determinate caratteristiche di personalità, tra cui perfezionismo e nevroticismo.
Ma come possiamo fare per evitare di mettere in atto questo comportamento troppo frequentemente?
Se ti accorgi di ruminare spesso e che questo processo sta compromettendo la qualità della tua vita valuta l’opportunità di richiedere un supporto psicologico.
Ricorda che spesso anche una sola seduta condotta con le giuste logiche può fare la differenza, per saperne di più clicca sul link qui sotto.
Scopri se la Terapia a Seduta Singola può fare per te.
Ora però vediamo insieme come adottare alcune strategie per ridurre questa tendenza.
5 Strategie per combattere la ruminazione



1. Impara a distrarti
Alcune ricerche sostengono che bastino pochi minuti di distrazione per interrompere la ruminazione.
Impara a trovare una distrazione quando ti rendi conto che stai iniziando a ruminare.
Guardati attorno, scegli velocemente qualcos’altro da fare senza pensarci troppo.
Potresti guardare un film o un video su youtube, fare una doccia calda, ascoltare la musica, chiamare un amico o un familiare, leggere, disegnare, insomma qualsiasi cosa possa aiutarti a concentrarti su altro per alcuni minuti.
2. Impara a distinguere la ruminazione dal problem solving
Come abbiamo detto all’inizio la nostra mente è un fantastico risolutore di problemi, tuttavia fai attenzione a quando effettivamente stai lavorando per risolvere un problema e quando invece stai semplicemente ruminando.
A differenza del problem solving la ruminazione comporta il ripensare alle situazioni e ad analizzarle senza formulare un piano per risolvere il problema.
Se ti è possibile piuttosto che ruminare cerca di pianificare e agire per risolvere il problema.
In alcuni casi semplicemente non è possibile risolvere il problema, soprattutto se si tratta di un problema emotivo che non ha una soluzione nel breve termine, oppure se si tratta di una situazione passata.
In questi casi semplicemente riconoscere che stai ruminando può essere un passo utile per ridurre il problema.
Impara a trarre una lezione dagli eventi negativi e ad accettare l’impossibilità di trovare sempre una soluzione immediata.
3. Metti in discussione i tuoi pensieri
In molti casi tendiamo a ruminare quando ci succede qualcosa di brutto o quando falliamo in qualcosa.
La tendenza a rielaborare i fallimenti è utile, ci aiuta ad essere più preparati nel caso ci trovassimo nuovamente ad affrontare una situazione simile in futuro.
Quando tuttavia rielaborare si traduce solamente in una ruminazione che causa tristezza e dolore, prova a mettere in discussione i pensieri negativi che sorgono nella tua mente.
Puoi farlo ponendoti delle domande che mettano in risalto la poca utilità della ruminazione, ad esempio:
Può essere utile in qualche modo continuare a pensare e a ripensare a ciò che avrei potuto fare di diverso o è più utile trarne una lezione e andare avanti?
Se una persona a cui voglio bene fallisse nello stesso modo che cosa le direi?
4. Ritagliati del tempo da dedicare alla ruminazione.
Hai la tendenza a ruminare e non riesci a interrompere questo comportamento?
Pianifica 30 minuti al giorno in cui ruminare.
In questo modo se ti capita di ruminare durante la giornata ti sarà più facile dirti:
Posso pensarci dopo quando avrò i miei 30 minuti per ruminare.
Questo esercizio, oltre a ridarti il controllo del tuo tempo che non sarà più occupato dal ruminare mentre svolgi altre attività, può aiutarti a ridurre questa tendenza.
Infatti ci sono molte probabilità che quando ti troverai ad avere i tuoi 30 minuti non avrai nessuna voglia di passarli tutti a ruminare.
5. Non pensare all’orso bianco (in altre parole accettazione)



La soluzione più immediata che ci viene da attuare, quando ci rendiamo conto che stiamo continuando a ruminare su pensieri che ci causano sofferenza, è quella di combatterli e tentare di scacciarli.
Tuttavia tentare di scacciare i pensieri negativi non fa altro che amplificarli.
Se ti dicessi di non pensare a un orso bianco, a che cosa penseresti?
Fammi indovinare hai pensato a un orso bianco giusto?
No, non sono un indovino, ma purtroppo la nostra mente funziona in questo modo, lottare con i nostri pensieri non funziona, vincono loro.
Piuttosto impara ad accettare e a osservare i tuoi pensieri in modo non giudicante, renditi consapevole che si tratta solo di pensieri che passano nella tua mente, solo parole o immagini, niente di più.
Uno strumento utile per fare ciò può essere la mindfulness.
“Vi dirò il mio segreto per liberare la mente dai pensieri negativi. Quando un tale pensiero entra nella mia mente, lo visualizzo come se fosse scritto su un pezzo di carta. Quindi gli do mentalmente fuoco e lo visualizzo mentre brucia fino a diventare cenere. Il pensiero negativo è distrutto, e non entrerà più.”
Bruce Lee
Se vuoi scoprire di più sulla psicologia del benessere scarica l’ebook gratuito “La via per la Serenità”.
Se l’articolo ti è piaciuto metti mi piace e condividilo te ne sarei davvero GRATO.
Un saluto, a presto!
Andrea.



Mi chiamo Andrea Croce e sono il fondatore di Hauora.org. Sono uno Psicologo e mi occupo da anni di studiare il benessere in tutte le sue forme. Appassionato di fitness, sport e alimentazione credo sia importante occuparsi del benessere psicologico quanto di quello fisico.