Come affrontare i momenti difficili secondo le ricerche.
In un recente articolo della rivista Neuroscience and Biobehavioral Reviews viene esaminata la relazione tra le strategie di regolazione delle emozioni e il tono dell’umore futuro.
Sono stati presi in esami parecchi studi dal 1999 al 2021, quindi un buon numero di ricerche.
Le strategie funzionali e non di regolazione delle emozioni che vengono analizzate sono:
– Accettazione: accettare la situazione difficile che si è verificata, accettando anche le reazioni che ne conseguono senza evitarle o giudicarle.
– Distrazione: spostare l’attenzione dalla fonte di stress cercando di occupare la propria mente con altre attività.
– Problem Solving: tentare di cambiare la situazione individuando delle soluzioni che possano risolverla o comunque migliorarla.
– Ristrutturazione: ristrutturare il significato dell’evento avverso guardandolo in una luce differente, positiva o neutra (un esempio classico può essere quello di vedere un problema come una sfida o un’opportunità).
– Ruminazione: pensare continuamente e concentrarsi su ciò che è accaduto di negativo.
– Rimuginazione: pensieri ripetitivi riguardanti il problema presente o i possibili esiti negativi in futuro.
Ruminazione e rimuginazione sono simili e spesso collegati, ma sono due processi differenti, nonostante vengano utilizzati spesso come sinonimi. Nella ruminazione si tende a concentrarsi sul passato, ciò che è accaduto, mentre nella rimuginazione sul presente e sul futuro.
– Soppressione: sopprimere le proprie emozioni evitando di manifestarle in qualsiasi forma.
Affrontare i momenti difficili: le strategie funzionali e non secondo le ricerche
Già descrivendole è chiaro che alcune strategie possono rivelarsi funzionali mentre altre assolutamente negative per il nostro umore e il nostro benessere psicologico.
Semplificando da ciò che emerge dalla ricerca le strategie di soppressione, ruminazione e rimuginazione sono risultate associate a un tono dell’umore negativo.
Mente il problem solving, l’accettazione e la ristrutturazione sono state associate a emozioni e a un tono dell’umore positivo.
Questi risultati non stupiscono più di tanto, infatti sappiamo bene che la rimuginazione e la ruminazione contribuiscono allo sviluppo di problematiche ansiose e depressive.
Insomma pensare poco fa male, ma pensare troppo in maniera disfunzionale forse fa anche peggio.
Per quanto riguarda il tema della rimuginazione trovi già diversi articoli nel blog che ti consiglio di leggere.
La rimuginazione
Ho sentito sia da conoscenti che da colleghi la teoria secondo cui se abbiamo dei pensieri che si presentano nella nostra mente in modo ridondante è perché non li ascoltiamo abbastanza.
Questa può anche essere una teoria che in alcuni casi può rivelarsi anche corretta, ma credo che nella maggior parte dei casi quando si tratta di rimuginare è vero il contrario, al massimo certi pensieri li ascoltiamo troppo.
E se non stiamo attenti questo può finire per farci adottare delle modalità di pensiero disfunzionali.
Posto che noi non siamo i nostri pensieri, è giustissimo fare introspezione, guardarsi dentro, ma attenzione a non far si che il guardarsi eccessivamente dentro ci renda ciechi rispetto a ciò che c’è fuori.
Se vogliamo “guardarci dentro” possiamo scegliere di fare un percorso psicologico, dedicare del tempo alla meditazione, scrivere su un diario, insomma possiamo farlo in molti modi, ma credo che sia importante ritagliarsi uno spazio per farlo. Non passare la giornata a rimuginare sui pensieri fissi che abbiamo.
Altrimenti rischiamo che diventi un ossessione…può anche essere vera la classica frase che le risposte le abbiamo dentro di noi, ma nella maggior parte queste vengono a galla facendo esperienza della vita, uscendo dalla nostra zona di comfort e non con il mero ragionamento logico.
Il rimuginare perciò diventa solo una modalità di gettare benzina sul fuoco che aumenta l’ansia e lo stress.
Come affrontare i momenti difficili: saper ristrutturare
Comunque sia ciò che ci interessa di più oggi è che da ciò che emerge dalle ricerche, la capacità di saper ristrutturare il significato degli eventi sembra essere una modalità di gestione delle emozioni e delle difficoltà estremamente potente ed è associata a una riduzione delle emozioni negative nel tempo, un miglior umore (inteso anche come maggiore felicità, autostima e fiducia in se stessi) e un miglior funzionamento interpersonale.
Anche questo non dovrebbe sorprenderci dopotutto quello che si fa in terapia in un modo o nell’altro è fondamentalmente questo: ristrutturare i significati dei nostri vissuti trovandone di nuovi più adattivi e funzionali.
Si tratta probabilmente della strategia più efficace dal momento che il problem solving in questioni di carattere emotivo spesso non è molto utile, dal momento che le questioni di carattere emotivo spesso non hanno una soluzione immediata e logica e anche il distrarsi non sempre funziona come dovrebbe.
Ovviamente utilizzate nel modo giusto anche il problema solving e la distrazione possono essere molto efficaci.
Come possiamo ristrutturare
Ma come possiamo perciò imparare a ristrutturare il significato degli eventi e come possiamo affrontare i momenti difficili regolando più efficacemente le nostre emozioni?
Bè non sempre è facile farlo da soli, in molti casi è necessario chiedere un supporto psicologico.
Perciò sei stai affrontando un momento particolarmente difficile il mio consiglio è quello di chiedere un supporto psicologico.
In ogni caso inizialmente soprattutto quando riceviamo una brutta notizia o affrontiamo un momento difficile è estremamente comune tendere a vedere tutto un po’ nero.
Tuttavia dopo è importante cercare di guardare la situazione da un’altra prospettiva, come dice Abraham Lincoln:
“Possiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine, o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose.”
Se rimuginare è estremamente deleterio, può essere invece molto utile cercare di riflettere sugli eventi cercando di trovarvi dei significati differenti.
Per fare un esempio immaginiamo una situazione molto difficile come il ricevere la diagnosi di una malattia.
Possiamo concentrarci sulla sfortuna di avere avuto quella diagnosi, oppure sulla “fortuna” di averla scoperta in tempo per fare una terapia adeguata.
Ripeto non sempre questo è facile e in alcuni casi le difficoltà possono apparirci talmente grandi da non riuscire proprio a trovare il modo di guardare le cose da un’altra prospettiva, in questi casi ti consiglio di chiedere un supporto psicologico.
Se vuoi approfondire la conoscenza dell’ansia e dello stress partecipa al workshop gratuito in 4 lezioni “Conoscere e affrontare ansia e stress”.
Partecipa al Workshop gratuito “Conoscere e affrontare ansie e stress”.
Oggi ti voglio lasciare con questa frase:
“Conta i fiori del tuo giardino, mai le foglie che cadono.“
(Romano Battaglia)



Mi chiamo Andrea Croce e sono il fondatore di Hauora.org. Sono uno Psicologo e mi occupo da anni di studiare il benessere in tutte le sue forme. Appassionato di fitness, sport e alimentazione credo sia importante occuparsi del benessere psicologico quanto di quello fisico.