Avere obiettivi nella vita è molto importante per il nostro benessere.
Infatti migliora la nostra autostima, le nostre energie, la gestione dello stress e delle emozioni negative.
Gli obiettivi tuttavia devono essere impostati nel modo giusto altrimenti al contrario possono diventare una grande fonte di frustrazione.
Obiettivi di padronanza e prestazione
Iniziamo facendo una piccola distinzione tra padronanza e prestazione.
Obiettivi di padronanza
Negli obiettivi di padronanza lo scopo è migliorare, indipendentemente dal riconoscimento esterno.
Il desiderio alla base è quello di crescita e miglioramento.
Sono focalizzati sul comportamento e sono caratterizzati un atteggiamento positivo, di speranza e fiducia.
Obiettivi di prestazione
Lo scopo è dimostrare le proprie abilità per essere giudicato positivamente.
Il desiderio alla base è quello di dimostrare agli altri che si vale.
Sono focalizzati sulla persona e sono caratterizzate dalla paura di essere giudicati male e di fallire.
Si tratta di concetti che non vanno considerati opposti, sono da intendersi lungo un continuum e possono essere presenti contemporaneamente.
Per quanto sarebbe fantastico se i nostri obiettivi fossero totalmente orientati alla padronanza è molto difficile che, almeno in parte, non ci sia il desiderio di essere giudicati positivamente.
In realtà dovremmo parlare di motivazione, locus of control e tanti altri concetti per comprendere al meglio come formuliamo e perseguiamo un obiettivo.
In questo articolo tuttavia ci limiteremo a questa semplice distinzione, ciò di cui mi interessa davvero parlare oggi è come formulare efficacemente un obiettivo.
Formulare obiettivi
Cerchiamo di capire come possiamo formulare un obiettivo in modo efficace.
Se fatichi a trovare la tua strada o stai affrontando un momento difficile non esitare a chiedere una consulenza.
Locke & Latham ci danno queste indicazioni che possono essere sempre utili:
1. Privilegiare obiettivi specifici;
2. Privilegiare obiettivi elevati, ma realistici;
3. Pianificare anche obiettivi a medio e lungo termine;
4. Pianificare precisi feedback;
5. Stabilirne costantemente di nuovi;
6. Preferire obiettivi di padronanza a quelli di prestazione;
7. Porre la formulazione di obiettivi alla base di qualsiasi pianificazione strategica.
Questi sono sicuramente ottimi consigli da tenere sempre presente, ma ora vediamo che cosa sono gli obiettivi SMART.
Obiettivi SMART
Avevamo già accennato all’acronimo SMART nell’articolo sulla resilienza.
SMART non è altro che un acronimo che possiamo utilizzare come guida per impostare efficacemente il nostro obiettivo.
Per essere definito nel modo giusto dovrebbe essere:
S – Specifico (Specific).
M – Misurabile (Measurable).
A – Realizzabile (Achievable).
R – Rilevante (Relevant).
T – Temporizzabile (Time-related).
Esistono delle varianti dello SMART che cercano di fornire una definizione ancora più completa. Una variante che apprezzo è quella SMARTY che aggunge un particolare focus sul nostro perché, su che cosa ci motiva:
Y – Perché (Why).


Quando formulate un obiettivo seguite l’acronimo SMART, assicuratevi che siano:
Specifici
Scriveteli in modo semplice e definite chiaramente come intendente realizzarli passo per passo.
Se sono a lungo termine e ambiziosi, scomponeteli in sotto-obiettivi a breve termine.
Ogni sotto-obiettivo è un gradino che vi condurrà all’obiettivo vero e proprio.
Domande per definire se è specifico:
– Quale obiettivo voglio realizzare?
– Perché e come voglio realizzarlo?
– Posso scomporlo in sotto-obiettivi?
Misurabili
Devono poter essere misurati in modo concreto, per farmi capire se l’obiettivo fosse perdere 10kg potrete misurarlo grazie alla bilancia.
Se si tratta di un obiettivo più astratto trovate degli indicatori che possano misurare i vostri progressi.
Domande per definire se è misurabile:
– Come posso misurare l’andamento del mio obiettivo?
– Come posso misurare se è stato raggiunto oppure no?
– Quali indicatori posso usare per misurarlo?
Realizzabili
Un obiettivo rappresenta una sfida ma deve essere una sfida con il giusto grado di difficoltà.
Se la sfida è troppo semplice l’obiettivo non sarà stimolante.
Se è troppo difficile rispetto alle vostre possibilità attuali oppure irrealistico risulterà solo frustrante e molto probabilmente lo abbandonerete presto.
Restate con i piedi per terra e scegliete obiettivi adatti a voi e realistici.
Sempre per fare l’esempio del peso, se volete perdere 30kg in un mese, che è totalmente irrealistico, a fine mese vi ritroverete frustrati anche se ne aveste persi 5 che è già un ottimo risultato e con ogni probabilità abbandonerete l’impresa.
Domande per definire se è realizzabile:
– Questo obiettivo è realizzabile?
– Qualcuno lo ha mai realizzato?
– Possiedo già le conoscenze, le risorse e le capacità per realizzarlo?
Rilevanti
Prima di spendere energie e risorse su un obiettivo chiedetevi se vale davvero la pena dedicarcisi.
Domande per definire se è rilevante:
– Il raggiungimento di questo obiettivo mi porterebbe maggiore benessere e soddisfazione?
– Si tratta di un obiettivo in linea con i miei altri obiettivi?
Temporizzabili
Ponetevi delle scadenze, ogni obiettivo e sotto-obiettivo deve avere delle tempistiche ben definite.
In questo modo riusciremo a creare un senso di urgenza che ci renderà più produttivi ed efficienti.
Domande per definire un obiettivo temporizzato:
– Qual è la scadenza per il termine del mio obiettivo?
– Questa scadenza mi crea un senso di urgenza che mi spinge a darmi da fare fin da subito?
Potete rispondere a queste domande per iscritto.
Si tratta di un ottimo modo per definire in maniera efficace il proprio obiettivo.
Per ora è tutto.
Un saluto, a presto!
Andrea


Mi chiamo Andrea Croce e sono il fondatore di Hauora.org. Sono uno Psicologo e mi occupo da anni di studiare il benessere in tutte le sue forme. Appassionato di fitness, sport e alimentazione credo sia importante occuparsi del benessere psicologico quanto di quello fisico.