Oggi parleremo di mindfulness e di meditazione mindfulness.
La parola mindfulness è sempre più mainstream, tuttavia poche persone sanno davvero di che cosa si tratti.
Il termine mindfulness è di stampo buddista e possiamo tradurlo come consapevolezza.
La mindfulness in breve
Possiamo definire la mindfulness come:
La consapevolezza che emerge attraverso il prestare attenzione allo svolgersi dell’esperienza momento per momento:
Jon Kabat-Zinn
a) Con intenzione;
b) nel presente;
c) in modo non giudicante.
Si tratta di un atteggiamento con cui cui vivere le esperienze quotidiane con consapevolezza, senza mettere il pilota automatico.
Per farti un esempio pensa al tragitto che compi ogni giorno per andare a lavoro, scommetto che ormai lo fai senza neanche renderti conto di ciò che ti accade attorno.
Infatti, a meno che non capiti qualche evento che attiri la tua attenzione in modo particolare, arrivato a lavoro potresti persino non ricordare il tragitto appena compiuto.
Questo è solo un esempio, ma normalmente viviamo buona parte della nostra giornata, soprattutto quella riguardante le attività di routine, con il pilota automatico inserito.
Persi nei nostri pensieri, senza fare caso a ciò che ci circonda.
La tendenza della nostra mente è quella di saltare da un pensiero all’altro e questo meccanismo ci porta a perderci nei nostri pensieri e a non vivere consapevolmente il momento presente.
Coltivando la mindfulness è possibile imparare a godersi maggiormente i momenti quotidiani, possiamo influenzare consapevolmente il nostro modo di pensare e di comportarci in relazione ai nostri pensieri e possiamo utilizzare queste abilità per entrare in contatto più profondamente con gli altri.
Modalità del fare e dell’essere



La tendenza a ruminare e rimuginare sui nostri pensieri risulta particolarmente deleteria quando affrontiamo problematiche che non possono essere risolte nell’immediato, ad esempio di carattere emotivo.
Se vuoi approfondire il tema della ruminazione ti rimando all’articolo:
Infatti la nostra mente cerca di risolvere ogni problema trattandolo come un problema logico, continua a elaborare le informazioni in cerca di una possibile soluzione.
Questa modalità di pensiero rivolta alla risoluzione dei problemi è detta modalità del fare.
Questa modalità è utilissima, ma quando viene utilizzata su questioni difficilmente risolvibili con del problem solving logico, finisce per essere una fonte di stress, ansia e sofferenza.
In questi casi la mindfulness ci insegna a utilizzare la cosiddetta modalità dell’essere, ossia una modalità alternativa, in cui accettiamo i nostri pensieri per quelli che sono, li lasciamo semplicemente essere.
Non cerchiamo di arrivare a nessuna soluzione, impariamo semplicemente a stare con essi.
Per queste ragioni la mindfulness è al centro di molti modelli psicoterapeutici.
In particolare la ritroviamo nei modelli cognitivo-comportamentali di terza generazione, come la ACT e la MBCT.
Tuttavia più in generale, sviluppare abilità di mindfulness può essere utilissimo per chiunque per migliorare il proprio benessere.
Meditazione mindfulness



Abbiamo a disposizione differenti esercizi per coltivare la consapevolezza.
Se hai mai sentito parlare di mindfulness è estremamente probabile che tu l’abbia sentita associata a un altro termine, quello di meditazione.
Oggi infatti si sente frequentemente parlare di meditazione mindfulness, tuttavia sebbene si tratti di due concetti correlati non sono la stessa cosa.
Bisogna tuttavia chiarire che dipende anche dal significato che si attribuisce alla parola meditazione.
Se per meditazione consideriamo esclusivamente la pratica formale, cioè i momenti che ci ritagliamo per dedicarci alla meditazione da seduti o camminata o di qualsiasi tipo, allora potremmo dire che la mindfulness non è meditazione, è uno stato mentale, un atteggiamento che può essere coltivato tramite la pratica meditativa.
Tuttavia possiamo anche considerarla in un senso più ampio.
Possiamo considerare come meditazione fondamentalmente qualsiasi attività eseguita con un atteggiamento mindful.
Si può perciò comprendere come, quantomeno quando facciamo riferimento alle scuole di meditazione buddista e derivate, meditazione e mindfulness siano due concetti che seppur differenti vanno di pari passo.
In questo senso quando adottiamo un atteggiamento mindful nei confronti della realtà e della nostra esperienza interiore, stiamo meditando, anche se non siamo effettivamente impegnati in un “atto” di meditazione formale.
In ogni caso la consapevolezza è il nucleo della pratica meditativa
La meditazione non è qualcosa di mistico, è facile immaginari i templi buddisti sulla cima dei monti che vediamo nei film e pensare che sia una pratica spirituale e religiosa molto lontana da noi.
Tuttavia non è così, la meditazione mindfulness può essere praticata scevra di qualsiasi componente religiosa.
Jon Kabat-Zinn ha portato in occidente il concetto di mindfulness e ha iniziato a diffonderla tramite il protocollo MBSR, che ora è scientificamente accettato.
Ma in che cosa consiste la meditazione mindfulness?
Per capire davvero cosa si intende per meditazione mindfulness il modo migliore è provarla sulla propria pelle, perciò ecco una semplice pratica che puoi provare fin da subito.
Meditazione mindfulness del respiro
Scegli un posto tranquillo, silenzioso e privo di distrazioni.
Siediti su una sedia con la schiena e il collo dritti staccati dallo schienale, in alternativa puoi utilizzare la posizione del loto o del mezzo loto.
Puoi tenere gli occhi chiusi oppure, se ti provoca sonnolenza, socchiusi, nel caso possibilmente siediti di fronte ad un muro per evitare distrazioni.
Lascia cadere le mani sulle ginocchia con le spalle rilassate.
Inizia concentrandoti sul respiro, sull’aria che entra nelle narici, sul movimento del diaframma nell’inspirazione e nell’espirazione e su tutte le sensazioni che che provi durante la respirazione, puoi contare fino a 10 (1 inspira, 2 espira, fino a 10 e poi ricomincia) per aiutarti a concentrarti sul respiro.
La respirazione deve essere il più naturale possibile.
Ti accorgerai ben presto di quanto possa essere difficile questo esercizio, ti capiterà molto spesso di perdere la concentrazione e di pensare ad altro, bene non preoccuparti, prendine atto, riconosci che si tratta solo di un pensiero che ti ha distratto e torna a concentrarti sul respiro.
Continua così per 5-20 minuti.
Si tratta di una meditazione apparentemente semplice, ma scoprirai quanto possa essere difficile mantenere l’attenzione sul respiro per più di una manciata di secondi.
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Un saluto, a presto!
Andrea



Mi chiamo Andrea Croce e sono il fondatore di Hauora.org. Sono uno Psicologo e mi occupo da anni di studiare il benessere in tutte le sue forme. Appassionato di fitness, sport e alimentazione credo sia importante occuparsi del benessere psicologico quanto di quello fisico.