Vivere Una Vita Piena Grazie Ad Un’Antica Strategia

Vivere una vita piena grazie ad un’antica strategia: memento mori.

Troppo spesso finiamo per apprezzare le cose solo quando le abbiamo perse.

Ci rendiamo conto del valore di una persona quando esce dalla nostra vita.

Comprendiamo il valore della salute solo nei momenti in cui stiamo male, per poi dimenticarcene nuovamente appena stiamo meglio.

Apprezziamo le piccole cose e i semplici momenti di condivisione con le persone che amiamo solo quando diventano un lontano ricordo.

Ed ecco che quei momenti di cui magari persino ci lamentavamo, come le cene in famiglia con nonni o con i nostri genitori finiscono per provocarci una dolce nostalgia proprio quando sappiamo di non poterli più rivivere.

E daremmo qualsiasi cosa per avere l’opportunità di rivivere ancora quei momenti.

Potrebbe sembrare che siamo destinati a dover comprendere il reale valore di ciò che abbiamo solo quando lo perdiamo, ma fortunatamente per noi non è così.

Imparare a vivere una vita piena

Possiamo imparare a dare il giusto valore a tutte quelle piccole cose quotidiane che sono poi quelle che danno sostanza alla nostra vita in modo da vivere una vita piena nel momento presente.

Infatti contrariamente a ciò che la società spesso ci porta a pensare, ciò di cui davvero abbiamo bisogno per trovare la serenità sono proprio quelle piccole cose che riempiono la nostra quotidianità e in particolare le relazioni, il tempo che condividiamo con le persone che amiamo.

Un tempo che deve essere indubbiamente di qualità, ma che può esserlo solo se impariamo ad apprezzarlo come dovremmo.

Questo problema non è esclusivo della società consumistica in cui viviamo, ma è un problema che l’umanità si poneva già migliaia di anni fa.

Memento mori per vivere una vita piena

Gli stoici infatti hanno dato ampio spazio alla riflessione sullo scorrere del tempo e sul vivere il momento presente.

Seneca nel De Brevitate Vitae ci parla proprio del tempo che abbiamo a disposizione e del fatto che il tempo che abbiamo a disposizione è più che sufficiente, il problema è che ne perdiamo troppo.

Seneca ci invita a vivere oggi perché domani sarà tardi.

Ed è proprio su questo principio che vorrei concentrarmi oggi: il “memento mori”.

Il memento mori è un concetto dell’antica filosofia stoica, potremmo tradurlo come “ricordati che morirai”.

Detta così può sembrare un tantino deprimente, ma il significato profondo di questa affermazione è al contrario un invito alla vita.

Significa ricordare che tutto finisce e proprio per questo dobbiamo essere profondamente grati per ciò che abbiamo ogni giorno.

Significa vivere senza dare mai per scontata la vita, vivendo il momento presente in modo pieno.

Siamo abituati a focalizzarci sulle cose negative che ci accadono quindi non è facile cambiare prospettiva tuttavia oggi vorrei provare a darti un paio di consigli a riguardo.

Ricordati che se stai affrontando un problema che compromette in modo importante il tuo benessere, il mio consiglio è quello di rivolgerti a uno psicologo, ti lascio i miei contatti qui sotto, lavoro online e in studio a Genova.

1. Pratica la mindfulness

Sul termine mindfulness c’è molta confusione, ho già fatto degli articoli in cui ne parlo.

In breve per mindfulness intendiamo un modo di vivere le esperienze quotidiane con consapevolezza, senza giudicarle.

La consapevolezza ci aiuta anche a essere più presenti quando siamo in famiglia, tra amici, a lavoro, o in qualsiasi momento della vita.

Ci insegna a cogliere il momento per quello che è e a trovare serenità in esso.

Quando si parla di mindfulness molte persone pensano direttamente alla meditazione formale, cioè a quei momenti specificatamente dedicati alla pratica meditativa.

Tuttavia quando parliamo di mindfulness facciamo riferimento a un concetto più vasto che abbraccia la nostra vita a 360°.

Se vuoi approfondire il tema leggi l’articolo in cui parlo di come iniziare ad avvicinarsi alla mindfulness.

2. Tieni un diario della gratitudine

Anche del diario di gratitudine parlo spesso, si tratta di un esercizio molto semplice.

Ogni giorno prima di andare a dormire scrivi almeno 3 cose per cui sei grato e specifica anche il perché sei grato per esse.

Possono essere anche cose molto semplici, una persona che ci ha strappato un sorriso, un buon caffè che abbiamo bevuto al bar, insomma qualsiasi cosa.

Recentemente una persona dopo che le ho proposto di iniziare un diario di gratitudine mi ha risposto che non sapeva da dove iniziare perché non aveva proprio niente per cui essere grata.

Stiamo parlando di una persona con una famiglia, molti amici con cui era profondamente legata, un lavoro che aveva scelto e per cui aveva studiato.

Nella maggior parte dei casi il problema non è che non abbiamo o non ci accadono cose per cui essere grati, ma che non abbiamo gli occhi per vederle.

Citando Marcel Proust:
“Il vero viaggio verso la scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.”

Vivere una vita piena grazie alla capacità di ristrutturare il significato degli eventi

Oggi voglio darti un piccolo spunto in più su questo esercizio, molto utile soprattutto se fai particolare fatica nel notare cose per cui essere grato.

Nello scorso articolo, abbiamo parlato di quanto la capacità di ristrutturare i significati di ciò che ci accade può esserci utile per affrontare i momenti difficili, bene oggi vediamo ora come applicarla al diario di gratitudine.

Impara a ristrutturare ciò che ti accade in modo positivo e scrivilo sul diario, per farti qualche esempio:

Quando hai un problema con un collega a lavoro potresti cercare di guardare la situazione da un’altra prospettiva.

Magari esprimendo gratitudine per ciò che hai piuttosto che focalizzarti su ciò che non funziona, scrivendo qualcosa del tipo: “Sono grato di avere un lavoro che mi permette di vivere come vorrei”.

Se non riesci a trovare un buon parcheggio potresti scrivere: “Sono grato di avere una macchina”.

Quando il tuo partner russa nel letto accanto a te: “Sono grato che il mio partner stia bene e che io possa dormire accanto a lui o lei”.

Ovviamente questi sono solo esempi e dovrai imparare a calzarli su di te e sulla tua vita e non sempre sarà facile, ma più ti eserciterai nel farlo e più diventerà semplice farlo.

Se vuoi approfondire la conoscenza dell’ansia e dello stress partecipa al workshop gratuito in 4 lezioni “Conoscere e affrontare ansia e stress”.

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Oggi ti voglio lasciare con questa frase:

“Goditi le piccole cose della vita, perché un giorno potresti guardarti indietro e capire che erano le cose grandi.”
Robert Brault

Andrea Croce

Mi chiamo Andrea Croce e sono il fondatore di Hauora.org. Sono uno Psicologo e mi occupo da anni di studiare il benessere in tutte le sue forme. Appassionato di fitness, sport e alimentazione credo sia importante occuparsi del benessere psicologico quanto di quello fisico.

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